Per i biker il grande giro attorno al Monte Baldo è un classico. In questo itinerario si può scegliere se iniziare lungo la “Gardesana orientale“ o a destra del massiccio montuoso al di sopra della Valle dell’Adige. Nel primo caso, il giro offre fantastiche vedute sul lago ma anche molto traffico. Nel secondo caso, la strada secondaria che si deve percorrere è poco trafficata, ma non offre panorami sul lago. Noi decidiamo di prendere la variante attraverso la Valle dell’Adige. 

Per sciogliere i muscoli prendiamo la vecchia strada che da Torbole sale a Nago e la pista ciclabile asfaltata che attraversa il Passo San Giovanni e poi, ben rilassati, scendiamo a Mori. Qui giriamo verso sud e pedaliamo sulla “Strada provinciale destra Adige“ (SS90) che va leggermente in discesa in direzione Avio. Grazie all’autostrada e ad un’ampia strada principale sull’altra sponda del fiume, il traffico è minimo. Chi volesse rinunciare a questo itinerario, parallelamente ad esso c’è sempre la possibilità di immettersi sulla pista ciclabile asfaltata che è ben segnalata.

Si “vola“ per quaranta chilometri, prima che nei pressi del villaggio medievale di Canale due tornanti stradali indichino l’inizio della salita verso l’altopiano di Caprino Veronese. Al primo incrocio, presso Zuane, proseguiamo verso nord e, pedalando su una lunga salita uniforme, ci dirigiamo verso il paese montano di Ferrara di Monte Baldo, che si trova a 800 metri scarsi di altezza sopra il livello del mare. Raggiungiamo questa località dopo appena venti chilometri. La salita è molto varia ma mai estrema. A Ferrara siamo però solo a metà dell’opera. Ora arriva la seconda parte della salita che attraversa il Passo del Casello sulla strada in quota del Monte Baldo, strada che, presso il Rifugio Graziani, dopo altri venti chilometri, raggiunge il suo punto massimo di altitudine di 1600 metri. Mentre pedalavamo sulla lunga salita, più di una volta abbiamo avuto l’opportunità di lasciar vagare il nostro sguardo sui dolci pascoli al di sotto del Monte Baldo, sulla Valle dell’Adige e sulle ripide montagne rocciose della zona del Pasubio.

Ed ora, durante la discesa a San Valentino e Brentonico, più che mai ci viene data questa opportunità. La strada è stretta e piena di curve e non si dovrebbe tenere un’andatura troppo veloce, poichè non si è da soli ma ci sono anche altre persone che frequentano la zona e inoltre, a tratti, si passa attraverso aperture rocciose naturali. Troppo in fretta finisce il divertimento ed ora rieccoci a Mori, cittadina che abbiamo attraversato già all’andata. Sulla pista ciclabile ritorniamo ora con una salita soft a Nago e poi giù fino al lago. Questo itinerario di un’intera giornata non dovrebbe essere effettuato necessariamente in un giorno di festa, che normalmente è affollato da turisti, se si vuole godere di una giornata all’insegna del silenzio e della pace a contatto con la natura di questo meraviglioso angolo di terra.Possibilità di ristoro: molte in questo percorso.

DISTANZA		km 120.96
DISLIVELLO		m 1970
DIFFICOLTA'		difficile
TEMPO		hh:mm 07:00
PERIODO		Aprile - Novembre